Assegnare al bagno un’identità che lo riconnetta ad un altro periodo storico? Si può, con innesti misurati, anche in contesti di recente realizzazione
Può capitare che un singolo dettaglio si riveli capace di trasportare un ambiente indietro nel tempo, conferendogli una nostalgica nota d’antan: una magia capace di compiersi con pienezza anche in bagno. Definitivamente svincolato dalla natura di spazi di servizio, un bagno vintage contribuisce al layout complessivo di una casa, fino a diventare talvolta una ‘mini-piattaforma’ adatta anche alla sperimentazione.
Un caso frequente è rappresentato dalla presenza, proprio nel locale adibito al bagno, di rivestimenti datati – a parete o a terra – e ancora in buono stato di conservazione. Lungi dal costituire un vincolo, questa presenza può fornire l’espediente per attivare con sistematicità un innesto vintage, in un’ottica di enfatizzazione dell’identità storica dei materiali esistenti.
Dagli specchi alle rubinetterie, dai tessuti agli apparecchi illuminotecnici, dai sanitari ai dettagli decorativi, gli elementi sui quali intervenire nella stanza bagno sono molteplici. Può trattarsi di oggetti rinvenuti nel circuiti dei mercati di antiquariato o modernariato, ma anche di memorie di famiglia, alle quali si è legati da un rapporto diretto, che possono continuare ad abitare gli interni con una funzione rinnovata.
Ciascun apparato di matrice vintage si presta a variazioni funzionali, così come ad essere incrementato nel corso del tempo, originando delle collezioni o piccole serie contraddistinte da una coerenza di datazione o da una continuità di finiture.