Non solo per gli esterni, la pietra è il rivestimento del momento anche per gli interni. Ma come scongiurare un effetto eccessivamente rustico o campagnolo?
1. Eliminare il rivestimento
Nel caso di immobili storici, può essere molto interessante lasciare a vista la pietra di costruzione dell’edificio, che racconta la sua storia e varia molto a seconda della collocazione geografica. Ben vengano le imperfezioni e i segni del tempo, l’obiettivo è proprio mettere in mostra il passato e trasformarlo in valore aggiunto. Materiale naturale per eccellenza, la pietra è stata fino a oggi relegata ad ambienti esterni oppure interni ma rustici. La tendenza ha portato un cambio di rotta e l’ha resa sofisticata, attuale, urbana, ma anche facilmente integrabile in contesti di vario genere. Il segreto? Si sposa perfettamente con arredi e materiali contemporanei.
2. Texture in primo piano
Inserire un elemento in pietra, tipicamente una parete ma anche altro, può essere una scelta a budget ridotto, se decidiamo semplicemente di lasciare a secco il muro, senza ricoprirlo di stucco e rivestimento, oppure può essere una dichiarazione di stile. Pochi anni fa sarebbe stato impensabile, ad esempio, ricorrere a materiali artificiali per creare l’effetto della pietra naturale. Le regole cambiano e con esse il gusto estetico e ciò che siamo disposti ad accettare come “elegante”.
3. Limitarsi a un elemento
Grazie a questa tendenza stiamo riscoprendo anche gli aspetti strutturali delle nostre case, e non ci dispiace. Nel caso di muri a secco il rischio di evocare atmosfere di campagna è dietro l’angolo. Se l’intenzione non è questa, meglio scegliere un solo elemento, ad esempio un pilastro o una parete, da lasciare a vista e stemperare il tutto con arredi e finiture minimali.
4. Dal pavimento alla parete: la biopietra
Pietra a vista non vuol dire solo mostrare ciò che sta sotto l’intonaco, ma anche, se necessario, creare artificialmente una parete “rocciosa”. Ci vengono in aiuto le biopietre, materiali ricostituiti artificialmente, molto utilizzati per i pavimenti e adesso dirottati anche sulle pareti. In questo caso sarà possibile scegliere colore, spessori e texture, con un effetto moderno e sofisticato.
5. Il vantaggio di scegliere materiali da esterno
Se siamo abituati a vedere la pietra sulle strade cittadine è perché si tratta di un materiale resistente. Quindi la scelta di portarlo all’interno della nostra casa non è solo dettata dallo stile, ma anche dalla estrema praticità. Non teme l’acqua, e l’usura la rende ancora più interessante!
6. Perfetta in cucina
L’acqua, le alte temperature e le macchie non sono un nemico per la pietra, ecco perché è ideale in cucina, come paraschizzi, ma anche come fondo per i fornelli. È la soluzione per chi, cucinando, non vuole preoccuparsi di sporcare o rovinare le superfici.
7. Continuità con l’esterno
Una soluzione molto semplice, a cui però si pensa raramente, è dare continuità ai materiali, nel passaggio da esterno a interno. Qui la comunicazione tra le due dimensioni è esaltata ulteriormente dalla vetrata.
8. Area benessere
Il rumore dell’acqua che scorre sulle rocce di un ruscello è il suono del benessere. Riprodurlo in casa si può, scegliendo per la vasca – o la doccia – un rivestimento in pietra. Talismanica e terapeutica, perché trattiene il calore e lo rilascia gradualmente. Da non sottovalutare, anche l’importanza del colore: pensiamo a una sorta di cromoterapia naturale, e scegliamo toni scuri per un effetto più intenso, o più chiari per un’atmosfera soft.
9. Rustico contemporaneo
E se invece il nostro problema è la troppa pietra? Volendo stemperare l’effetto rustico senza stravolgere l’ambiente, abbiamo due strumenti. Il colore, preferibilmente neutro e freddo: il bianco può funzionare molto bene per questo scopo. E le forme, meglio se lineari, geometriche, senza fronzoli.