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Pavimenti per il bagno, Dal travertino al gres

Che siano in materiali naturali o ne riproducano soltanto l'effetto, i pavimenti del bagno puntano sulla matericità delle superfici.

Il bagno è l’ambiente domestico in cui le piastrelle sono più esposte all’umidità, per questo motivo è bene sceglierle in materiali che non assorbano l’acqua. Tra i più indicati, oltre alla pietra naturale, c’è la ceramica. Sempre più spesso si utilizza il gres porcellanato, un materiale molto resistente e facile da pulire che può assumere, grazie alle moderne tecniche digitali, qualsiasi aspetto: da quello del legno fino a quello delle pietre naturali. L’effetto è molto realistico e materico, piacevole al tatto. Quando riproduce, per esempio, l’estetica del legno, propone non soltanto le venature, i toni e le sfumature cromatiche delle varie essenze, ma anche il formato tipico a doghe: le piastrelle sono lunghe mediamente 120 cm con larghezze che variano di solito tra i 15 e i 30 cm.
Se il gres porcellanato invece si “trasforma” in pietra naturale, si prediligono formati ampi, quadrati, per esempio 60 x 60 cm. Il colore di tendenza è il grigio, in tutte le sue tonalità – meglio usarlo nei toni più chiari se il bagno non è molto ampio. Chi invece non vuole rinunciare al piacere tattile dei materiali naturali autentici può scegliere, a differenza di quanto si è portati a pensare, anche per l’ambiente bagno veri parquet tradizionali, oggi spesso con un effetto usurato che sa di vissuto. Questa tendenza si ritrova anche tra i pavimenti in pietra naturale proposti nell’estetica anticata o leggermente anticata, adatti in particolare ad ambienti di sapore rustico.

Fonte: Cose di casa