Alla Casa dell’Architettura di Roma, una serie di mostre e incontri promuovono la sinergia fra architetti, artisti, studiosi dei materiali ceramici e la produzione industriale.
“La ceramica in architettura” è una rassegna della durata di due mesi, durante i quali si succedono mostre, conferenze e un workshop rivolto a studenti e professionisti. La prima di questa serie di iniziative è stata la mostra “Ceramica, architettura e spazio urbano”, dedicata a Nino Caruso. L’idea di presentare una mostra monografica su Nino Caruso nasce dalla volontà di testimoniare un importante percorso artistico che diviene ponte conoscitivo e culturale fra diversi campi disciplinari. Il lavoro del Maestro Caruso si pone come fil rouge temporale e formale fra linguaggio antico e contemporaneo, come nodo strutturale che si colloca in modo quanto mai attuale all’interno di una visione del sapere interdisciplinare cui le ricerche artistiche e scientifiche oggigiorno tendono. Con la sua opera Caruso ridà vita all’unificazione di una pluralità di voci: arte ceramica, scultura, design e architettura coniugate con un sapienza tecnico-artigianale che sa di antico, di artista rinascimentale, sostrato che garantisce solidità fisica e spirituale, attaccamento alla terra e alla storia.
Marazzi, co-sponsor del ciclo di iniziative, assume un ruolo particolare all’interno della mostra per il legame diretto con l’artista Nino Caruso, che ha firmato negli anni 70 le prime sperimentazioni di ceramiche a tre dimensioni con la produzione delle collezioni Dyapason, Ritmo, Canne d’Organo, Scultura Modulare e Screen. Di queste, Scultura modulare è stata l’opera protagonista della mostra all’ex Acquario Romano e oggetto di una performance live durante l’inaugurazione
Dal 10 luglio al 6 agosto sarà la volta della mostra di 5+1AA e Danilo Trogu “La materia dei sogni”. Lo studio di architettura 5+1AA ormai da anni pone al centro della sua ricerca formale e teorica il recupero di una tradizione poetico espressiva di ‘bontellempiana memoria’: il Realismo Magico. Oltre che a uno spiccato pragmatismo, sobrio ed efficace, Alfonso Femia e Gianluca Peluffo sentono l’esigenza di indagare l’espressività profonda dei materiali, sia come componenti costruttivi, sia come strumenti di narrazione e comunicazione. Tale retrospettiva consiste nella presentazione di una serie di modelli architettonici in ceramica realizzati dall’artista Danilo Trogu sottolineando come la ricerca architettonica più avanzata si avvalga dell’artigianato e dell’arte sia nella fase di creazione, sia in quella di analisi critica dei progetti realizzati. Nella mostra verranno inoltre esposti le recenti ricerche e realizzazioni nate dalla collaborazione del mondo della ceramica artigianale e industriale con il mondo dell’architettura.
Fino al 18 luglio si svolge il workshop in progettazione e modellazione ceramica e digitale “Modellare la forma e lo spazio”, oltra a un ciclo di dibattiti e conferenze che vedranno la partecipazione di artisti, designers, architetti, industrie, istituzioni museali e universitarie.
Fonte: Domus Web